Giu
30
2025

SPONDILOLISTESI ANTERIORE CONGENITA DOVUTA A LISI ISTMICA COMPLICATA DA UNA MARCATA ORIZZONTALIZZAZIONE DEL SACRO

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Caso clinico: donna di 20 anni
La paziente si è presentata con una lombalgia cronica associata a radicolopatia. Era presente una significativa e progressiva limitazione funzionale con scarsa risposta alle terapie conservative. Gli esami di imaging hanno evidenziato una spondilolistesi anteriore congenita dovuta a lisi istmica, complicata da una marcata orizzontalizzazione del sacro.
Dopo un’attenta valutazione della storia clinica della paziente e tenendo conto della giovane età e dei reperti radiologici, è stato proposto un intervento chirurgico che prevedeva esclusivamente un approccio anteriore per l’artrodesi L5-S1 mediante via retroperitoneale, con monitoraggio neurofisiologico continuo.
La paziente ha potuto mobilizzarsi già dal primo giorno post-operatorio senza alcun tipo di assistenza.
A seguito di approfondite valutazioni cliniche diagnostiche e radiologiche, si è deciso di procedere con un intervento chirurgico esclusivamente anteriore, e il monitoraggio ha evidenziato un netto miglioramento dei potenziali motori e sensitivi. Questa scelta è stata ulteriormente giustificata dall’osservazione di una marcata orizzontalizzazione del sacro; in tali casi, infatti, un approccio posteriore per l’artrodesi lombo-sacrale può certamente provocare sofferenza della sincondrosi sacroiliaca a distanza.
Due settimane dopo l’intervento, la paziente ha iniziato la fisioterapia riabilitativa attiva. Il primo controllo è previsto a un mese dall’intervento, con successivi controlli a sei mesi e a un anno.
Sarà necessario un follow-up a lungo termine.